Washington, 3 mag. (Adnkronos) - A meno di tre settimane dal via libera all'iniezione letale stabilito dalla Corte suprema, si prospetta un'ondata di esecuzioni capitali negli Stati Uniti.Il primo sarà William Lynd, 53 anni, condannato per il brutale assassinio della fidanzata e di un'altra donna nel 1988, che verrà giustiziato il 6 maggio in Georgia. Altre 13 esecuzioni sono state già fissate entro ottobre, e presto ve ne saranno di nuove, compresa probabilmente quella di Jack Harry Smith, a 70 anni il più anziano detenuto nel braccio della morte. Ma il ritorno del boia negli Stati Uniti - dopo sette mesi di moratoria di fatto in attesa della sentenza della Corte - è destinato a riaprire il dibattito sulla pena capitale, anche se il 16 aprile i supremi giudici hanno ritenuto che il metodo dell'iniezione letale non sia da ritenersi crudele e quindi contrario alla costituzione. "Quando la gente si confronterà con una nuova ondata di esecuzioni, si chiederà non solo in che modo avvengono ma anche se la persone devono essere condannate a morte", commenta sul 'New York Times' James Acker, storico della pena capitale alla università di Albany.
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