I ministri degli Esteri del G8 riuniti in Giappone hanno tuonato oggi contro il dittatore dello Zimbabwe Robert Mugabe, con il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice che ha definito quelle odierne come "pseudo-elezioni inaccettabili". Il titolare della Farnesina, Franco Frattini, ha annunciato che chiederà alla prossima presidenza francese dell'Ue di avviare consultazioni per il ritiro degli ambasciatori europei dal Paese africano. La comunità internazionale non può "voltare le spalle" al popolo dello Zimbabwe, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana. E infatti, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà lunedì, o al più tardi martedì, per discutere di "ulteriori sanzioni" contro il regime di Mugabe. Lo Zimbabwe è stato uno dei temi caldi nell'agenda della riunione dei ministri degli Esteri del G8 ma certo non l'unico. Altro dossier di strettissima attualità è stato quello del nucleare nordcoreano dopo la dichiarazione consegnata ieri dal regime di Pyongyang sul programma atomico. Il G8 ha infatti esortato la Corea del Nord a disarmare e ad abbandonare "definitivamente" le sue attività nucleari, con la Rice che ha avvertito che gli Usa vigileranno sulla concreta denuclearizzazione del regime di Pyongyang. "Seria preoccupazione" è stata d'altro lato espressa dagli Otto Grandi anche sull'Iran, invitato "a cooperare pienamente con la comunità internazionale senza ulteriori ritardi" e a sospendere l'arricchimento dell'uranio. Sul Medio Oriente è stato confermato il pieno appoggio del G8 per i negoziati di pace tra israeliani e palestinesi; così come è stato ribadito l'impegno per la stabilizzazione in Afghanistan ed è stato lanciato un appello alla "trasparenza" per gli aiuti umanitari in Birmania.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento