Iran, Iraq, Nord Corea. E' su questi terreni che il New York Times misura l'avvicinamento recente tra Barack Obama e George W. Bush e, dall'altro, la confusione nello staff di John McCain, incerto se seguire i consigli dei falchi delusi dal realismo espresso dalla Casa Bianca in quest'ultimo scorcio del mandato di Bush.Gente come l'ex ambasciatore all'ONU John Bolton, ad esempio, che sottolinea il "collasso intellettuale"dell'attuale amministrazione e vede nel candidato repubblicano la carta su cui puntare per quel che riguarda, in particolare, il confronto con l'Iran e la Nord Corea. Nelle stesse ore in cui McCain insisteva su una linea di intransigenza con Teheran e Pyongyang, Bush inviava a Ginevra il numero tre della diplomazia americana, William Burns, all'incontro tra il negoziatore iraniano per il nucleare e l'Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue Javier Solana.
Continua ...
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