Grazie a cellule 'apripista' geneticamente modificate
(ANSA) - ROMA, 27 LUG - Le terapie in sperimentazione contro la distrofia potrebbero essere utilizzate un giorno anche su pazienti in stadio avanzato di malattia. Questo grazie a un pre-trattamento a base di cellule geneticamente modificate che, iniettate nei muscoli ormai compromessi, aprirebbe la strada alle terapie vere e proprie potenziandone l'efficacia, altrimenti minima in questi casi. Sperimentato con successo sui topi dal gruppo di Giulio Cossu, docente di istologia all'Universita' di Milano.
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