PALERMO (ITALPRESS) - Niente arresti domiciliari ma deve andare in carcere il pentito Vincenzo Chiodo, uno dei killer del piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto nell'acido nel gennaio del '96. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Corte di Cassazione che ha cosi' accolto un ricorso presentato dalla Procura di Palermo. Il pentito, per una serie di cavilli burocratici, non ha mai fatto un giorno di carcere, nonostante sia stato condannato a 17 anni di reclusione.
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