Il ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia, ha una sua formula per combattere il caro-vita su alimenti base tipo pane e pasta, il prezzo politico: "...penso ad un paniere in cui dovrebbero esserci prezzi di riferimento solo per determinati prodotti. Un numero limitato. Sono convinto che si debbano indicare caratteristiche e prezzo del pane comune e dello spaghetto standard prodotto in Italia. ..." (1).Potremmo paragonarlo ad un capitano di vascello che, privo di piano e strumenti per la navigazione, procede a vista, senza poter vedere cosa lo aspetta dietro gli scogli che sta per evitare.Una situazione in cui ci si infila quando, pur convinti e impegnati per il bene economico degli italiani produttori e consumatori, rincorrendo il quotidiano e cercando di valorizzare il proprio governo del presente, si gettano le basi per peggiorare la situazione. Non sappiamo perche' il ministro Zaia intenda agire cosi' (ideologia statalista, incapacita', etc...) ma ben sappiamo che il peggior metodo per impedire che un prezzo al dettaglio impazzisca, e' ingabbiarlo, costringendo i produttori a divenire dipendenti dello Stato. Il prezzo sara' sicuramente bloccato, ma la qualita' di base peggiorera': i consumatori esigeranno altro e i produttori offriranno merce con qualita' diversa da quella base (migliore) fuori calmiere e percio' con prezzi ancor piu' impazziti rispetto agli attuali; il sommerso crescera' cosi' come l'evasione fiscale: sono i risultati di uno Stato percepito non come amico e complice del proprio benessere.
Continua ...
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=230650
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