Trovata la Bmw indicata dalla teste Minardi per il trasporto di Emanuela. Era di un boss della Magliana
ROMA—C’è un nuovo colpo di scena nella vicenda di Emanuela Orlandi, rapita e scomparsa a Roma all’età di 15 anni il 22 giugno 1983. Dopo Sabrina Minardi, la supertestimone, un’altra persona ha deciso di confidarsi con gli inquirenti. È accaduto durante uno degli ultimi interrogatori: «Andate al parcheggio di Villa Borghese, il parcheggio sotterraneo. Là troverete la macchina, la Bmw che state cercando... ». Una rivelazione precisa, senza tentennamenti. La Squadra Mobile è andata sul posto e l’ha trovata. Sì, è proprio la Bmw 745i di color grigio scuro di cui parlò nei mesi scorsi Sabrina Minardi, l’ex moglie del calciatore della Lazio Bruno Giordano, poi diventata la donna di Enrico De Pedis, detto «Renatino», il boss della Banda della Magliana. La Scientifica la sta già esaminando palmo a palmo alla ricerca di qualche traccia di Emanuela. Potrebbe essere un passo avanti importantissimo per l’inchiesta della Procura di Roma, diretta da Giovanni Ferrara.
«Renato e Sergio me la misero in macchina — raccontò agli investigatori nei mesi scorsi la Minardi, che era alla guida di quella Bmw—La ragazza era frastornata, confusa. Piangeva, rideva. Le avevano tagliato i capelli in maniera oscena. Mi disse: Mi chiamo Emanuela...». In quell’occasione — già qualche tempo dopo il rapimento—secondo la Minardi lo stesso De Pedis le chiese di accompagnare la Orlandi con quella Bmw dal benzinaio del Vaticano, dove l’aspettava a bordo di una Mercedes targata Città del Vaticano un uomo distinto, che la supertestimone non ha esitato a descrivere con l’aspetto di un prete, un monsignore.
Continua ...
http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_14/sequestro_orlandi_3ce7cffe-69ce-11dd-af27-00144f02aabc.shtml
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