Milano (Adnkronos Salute) - Ragazze alte un metro e 70 che arrivano a pesare 30 chili, con un indice di massa corporea inferiore a 13 e uno scheletro da vecchia. Morire di anoressia si può, anche nel 2008. "Il 30% dei pazienti viene da noi troppo tardi, in condizioni di salute estreme e in grave rischio di vita". E' il triste bilancio di Maria Gabriella Gentile, direttore del Centro di nutrizione clinica dell'ospedale Niguarda di Milano, che ospita la 18esima edizione delle Giornate di nutrizione clinica e patologie correlate.
Il centro meneghino è un punto di riferimento nazionale contro i disturbi dell'alimentazione, accoglie malati anche da fuori Lombardia e lancia un allarme generale: "Troppe pazienti arrivano a chiedere cure appropriate quando hanno alle spalle anche oltre due anni di sofferenza" taciuta, dice l'esperta. Nonostante "un 5-8% di malati maschi", l'anoressia rimane tuttora una patologia 'in rosa'. "La malattia riguarda soprattutto la fascia d'età fra i 14 e i 20-25 anni", ricorda Gentile, ma "ci capita di assistere anche adulti e bambini".
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