Roma, 29 set. (Apcom) - "Questa è una settimana campale. Da come si concluderà dipende la permanenza della Lega al governo". Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, intervistato dal 'Corriere della Sera', avverte gli alleati: ora che si affronta il delicato tema del federalismo fiscale occorre prestare attenzione alle fondate richieste di Comuni e Regioni. "Le richieste di Domenici solo le stesse di Letizia Moratti, quelle di Errani le stesse di Formigoni: per questo mi sento di sotenerle", spiega. "Comuni e Province vogliono la certezza di quello che andranno a ricevere: la sottostima dell'Ici rurale, l'abattimento dei costi della politica che doveva generare 300 milioni e invece ne ha generati 30... E poi anche la cancellazione dell'Ici sulla prima casa, che deve venir adeguatamente ripianata", sottolinea Calderoli, dicendosi attento anche alle esigenze delle Regioni. Calderoli contesta i numeri forniti dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi sugli sprechi nella sanità: "Con certi numeri bisogna fare attenzione". Il federalismo senza regioni ed Enti locali sembra quasi umoristico, fanno notare a Calderoli: "Tolga pure il quasi, per questo io mi attendo oggi una risposta da Letta sulle risposte da dare ai Comuni, per poi portare in cdm un decreto ad hoc. Mentre per le Regioni la garanzia politica potrà venire solo dall'incontro con Berlusconi da fissare nei prossimi giorni". La convinzione di Calderoli è che "se salta il tavolo, il federalismo fiscale e quello costituzionale sarebbero finiti: e se così fosse, è ovvio che la presenza della Lega al governo non avrebbe più senso", sarebbe "uno tsunami". In questo modo, assicura il ministro del Carroccio, la pensa anche Umberto Bossi. L'ultimo messaggio è per il ministro dell'Economia Giulio Tremonti: "Lui deve essere più realista del re. Ma non facciamo i pidocchi sulla sanità".
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