Il ragioniere generale del Comune, Francesco Bruno, spiega: "Se entro un breve periodo non dovessero pervenire delle risposte concrete da Roma, credo che non vi siano escamotage tali da potere fare superare il mese di settembre"
CATANIA - "Se entro un breve periodo non dovessero pervenire delle risposte concrete da Roma io credo che non vi siano escamotage tali da potere fare superare il mese di settembre". Pesa le parole il ragioniere generale del Comune di Catania, Francesco Bruno, ma non nasconde che "ci siano rischi" per il futuro della città.La legge prevede che entro la fine di settembre la giunta verifichi l'equilibrio di bilancio, e il ragioniere generale è già al lavoro per la sua redazione e in città la parola che gira con paura è "dissesto finanziario". Il buco precisa "non è 1 miliardo di euro come qualcuno fantastica ma di poco più di un terzo di quella cifra (circa 450 milioni, ndr)".
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