ROMA - Dietro al complesso e spesso fantasioso rituale del corteggiamento c'è un gruppetto di neuroni, indispensabili perché il maschio parta alla carica e cerchi di conquistare la sua preda femmina. Lo hanno scoperto un gruppo di ricercatori giapponesi, identificando nel moscerino venti neuroni che mettono in moto il meccanismo della "corte". Il maschio di Drosophila Melanogaster, studiato dagli scienziati della Hokkaido University a Iwamizawa guidati dal professor Ken-ichi Kimura, sfrutta una serie di comportamenti specifici nell'inseguire la femmina: fa vibrare le ali, in modo da creare un richiamo d'amore irresistibile, che la "moscerina" trova afrodisiaco. Senza questo comportamento il maschio non riesce a conquistarla e quindi l'accoppiamento non avviene.
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http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/gene-corteggiamento/gene-corteggiamento/gene-corteggiamento.html
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