Ginevra, 13 set. - (Adnkronos) - L'acceleratore di particelle 'Large Hadron Collider' di Ginevra è stato attaccato, con successo, da un gruppo di hacker greci. La notizia della violazione dei sistemi informatici del Cern arriva dal quotidiano inglese 'Telegraph'. Il gruppo di hacker, rivela il giornale britannico, denominato 'Greek security team', Gst, è riuscito ad accedere ai server dell'esperimento modificandone la home page pubblica con una personalizzata. Nella nuova pagina il Gst ricorda agli scienziati di 'non combinare pasticci', evidenziando come la sicurezza del centro di ricerca nucleare europeo abbia numerose lacune. L'attacco degli hacker, prosegue il 'Telegraph', oltre a portare all'immediato oscuramento della pagina, avrebbe danneggiato un file e poco altro, ma il pericolo per l'esito dell'esperimento è stato serio. Una volta riuscito ad infiltrarsi nel sistema, il Gst non era infatti troppo lontano dal poter accedere anche al computer che controlla uno dei magneti da oltre 12 mila tonnellate. Se avesse voluto sarebbe forse stato in grado di falsare una parte della prova, con conseguenti danni milionari. La falla informatica non preoccupa tuttavia i responsabili del Cern. "Non ci sembra ci siano stati gravi danni e tutto è stato scoperto rapidamente - dichiara il portavoce James Gillies - Abbiamo una rete composta da molti livelli di sicurezza". I responsabili della sicurezza hanno intanto provveduto a rimuovere i file inseriti dagli hacker, prestando particolare attenzione alla presenza di 'backdoor', e stanno ora cercando di capire come questo attacco si sia potuto verificare. La teoria principale, conclude il quotidiano inglese, è che il Gst abbia sfruttato i dati di accesso di qualche addetto dell'acceleratore statunitense 'Tevatron' del Fermilab.
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