30 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE-CORTEO ANTI GELMINIROMA - Il fronte sindacale si è compattato per dire "no" al decreto Gelmini che ripristina il maestro unico alle elementari. Tutti uniti o quasi (i Cobas assieme a Cub e Sdl si sono mossi per conto loro indicendo già da tempo una giornata di lotta per il 17 ottobre) i sindacati di categoria (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda) hanno chiamato in piazza i lavoratori della scuola, docenti e non, per il 30 ottobre. Una data decisa stamani dopo aver incassato l'ennesima risposta negativa in sede di tentativo di conciliazione, passaggio ineludibile per la proclamazione di uno sciopero generale. "Non comprendo le ragioni di questo sciopero perché la scuola - ha commentato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini - ha bisogno di un grande sforzo innovatore e coraggioso di tutti per farla funzionare e non certo per bloccarla". Ma i sindacati sono di tutt'altro parere, anche alla luce delle dichiarazioni del ministro dell'Innovazione, Renato Brunetta, sugli stipendi degli insegnanti. "E' una situazione sociale molto pesante", ha constatato il leader della Flc-Cgil, Guglielmo Epifani. E non aiutano certo "l'attacco e la destrutturazione della scuola pubblica portati avanti dalle politiche governative" dicono i sindacati che hanno deciso di anticipare al 30 lo sciopero dei dirigenti scolastici (inizialmente previsto per il 31) proprio per "costruire il più ampio fronte unitario di protesta". Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda contestano in primo luogo il ritorno del maestro unico. Ma non solo.
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