ROMA - Continua in Italia la triste era dell'intolleranza. E' l'ultima moda che circola negli ambienti paranazisti dell'Alto Adige dove impazza una suoneria telefonica in cui si sente la voce di un muezzin (chi canta/invita i fedeli alla preghiera) interrotta da uno sparo e poi una polka tirolese.
La notizia viene riportata dal quotidiano bolzanino in lingua tedesca ''Dolomiten''.Tra i giovani dell'estrema destra tirolese è un must e il giornale Bolzano Dolomiten ha analizzato con preoccupazione il fenomeno.
La suoneria è stata pubblicata sul sito internet dello stesso quotidiano, che si sofferma sul clima allarmante che si diffonde all'interno dei gruppi giovanili sudtirolesi, caratterizzati sempre più a identità xenofobe, in sintonia con quanto accaduto nelle recenti elezioni in Austria che hanno visto un ampio consenso per i movimenti dell'estrema destra.
Un quadro inquietante della scena giovanile sudtirolese, con braccia tese hitleriane ai concerti Deutschrock e con giovanotti con gli stivali alti di pelle che richiamano l'abbigliamento delle camicie brune del Terzo Reich.
Intervenendo sul tema, il procuratore Cuno Tarfusser si dice "incredulo e preoccupato" assicurando che la destra xenofoba è costantemente monitorata dalle autorità e facendo appello alla funzione educativa delle famiglie e della scuola.
E alla base della vicenda c'è anche un equivoco di fondo: la suoneria incriminata - infatti - è estrapolata da una canzone di un gruppo rock austriaco di sinistra, ("Erste Allgemeine Verunsicherung" - Prima Incertezza Generale) che ebbe guai seri quando chiese l'allontanamento del presidente Kurt Waldheim, al centro delle polemiche per il suo passato nazista.
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