ROMA - «Siamo più di 500 mila». Esultano gli organizzatori del corteo romano contro la politica economica del governo e la riforma della scuola. Una partecipazione «senza precedenti», ha sottolineato il portavoce dei Cobas Piero Bernocchi. Numeri a parte - destinati al consueto balletto di cifre - la partecipazione è apparsa comunque massiccia. Lo spezzone dedicato alla scuola era il più colorato, chiassoso e allegro. Dietro lo striscione 'No alla distruzione della scuola' firmato dal Popolo della scuola pubblica, c'erano bambini, genitori, insegnanti con fischietti, magliette colorate che scandivano: «Il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini». Gli altoparlanti, oltre a spiegare le motivazioni della protesta, lanciavano slogan contro il ministro dell'Istruzione. In particolare, i manifestanti protestavano contro l'aumento del numero degli alunni per classe: «Se 20 alunni vi sembran pochi, provate voi ad insegnare. Così vedrete la differenza tra insegnare e comandare». E ancora: «Per la Stellina la scuola va in rovina, la classe traballa e nessuno resta a galla».
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http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_17/manifestazione_scuola_cobas_roma_milano_9fe753b0-9c30-11dd-962f-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano
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