domenica 2 novembre 2008

Gelmini, una famiglia in fuga - Mariastella disdice tutti gli impegni - La sorella va in aspettativa e sparisce

Il-ministro-non-può. Il-ministro-si-scusa. Il-ministro-diserta. Tutto, inaugurazioni di anni accademici, discussioni parlamentari, trasmissioni tv, feste di compleanno, addii al nubilato... Dove c’è un invito, c’è un diniego. Dove c’è un impegno, un forfait. Appare uno studente? Scompare lei.
E se fosse davvero, come la prendono in giro gli studenti, una santa, «Beata Ignoranza», sarebbe in questi giorni una santa in clausura, il ministro Mariastella Gelmini, che ha scelto come Mina, semplicemente, di non esserci, di esprimersi con le azioni, di scomparire fisicamente, salvo l’immaterialità delle interviste ufficiali. Solo nell’ultima settimana doveva apparire martedì all’Unione industriale di Torino (l’avete vista?), mercoledì è andata via alla svelta dal Senato per rifugiarsi al ministero, e non s’è fatta vedere all’Università Lateranense, giovedì l’aspettavano alla Luiss e niente, s’è data, venerdì doveva inaugurare con Renato Schifani l’anno accademico al Politecnico di Milano e anche qui disdetta, in bocca l’amaro rimpianto di non poterla ascoltare. Raccontano che abbia cortesemente declinato anche un invito ad andare a un Otto e mezzo sulla scuola; che nel Pdl non facciano che darle consigli, come venti giorni fa, quando ai primi rumori di protesta lei rivelò «sono rimasta all’Eur, mi hanno consigliato di evitare viale Trastevere, il ministero». E cosa fece, allora? Se ne andò da Renato, il suo parrucchiere. «Gli ho telefonato dicendo: adesso i giornali ti fanno diventare famoso».
Continua ...
http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200811articoli/37859girata.asp

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