lunedì 26 gennaio 2009

Berlusconi: ''Se esce una sola intercettazione su di me lascio l'Italia''

Roma, 26 gen. (Adnkronos) - ''Se esce una sola intercettazione che mi riguarda io me ne vado da questo Paese''.
A minacciare di lasciare l'Italia è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un'intervista pubblicata da vari quotidiani nazionali. "A me - spiega il premier - non importa assolutamente niente di essere intercettato perché non ho nulla da temere. La questione è un'altra perché qui non c'entro io, c'entrano tutti i cittadini. Il problema, insomma, non è che si tratti di Berlusconi o di un altro, perché bisogna tutelare la privacy di tutti''.''L'ho già detto - continua -, la privacy è cosa troppo importante, non è possibile che non si possa parlare tranquillamente al telefono. D'altra parte, quando durante i comizi chiedo alla gente se pensano di essere intercettati alzano tutti la mano. E' veramente una cosa impossibile, una cosa che non esiste. Si parla di 350mila intercettazioni, è un fatto allucinante, inaccettabile in una democrazia. Così la cosa è stata venduta - aggiunge il presidente del Consiglio riferendosi al cosiddetto archivio Genchi - Io sto a quello che hanno detto Clemente Mastella e il presidente del Comitato per la sicurezza del Parlamento Francesco Rutelli". "Abbiamo già preparato un testo che è migliorativo rispetto alla situazione attuale, un ottimo testo - annuncia poi -. Ma si può ancora migliorare. Si dovrebbe fare una legge in modo più restrittivo. Si può fare di più. Il caso Genchi convincerà anche gli alleati della necessità di una stretta. Per quanto riguarda la Lega, Bossi mi ha già detto che seguirà le nostre posizioni".
http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=3.0.2949701786

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