Palermo. Un versamento da 30 mila euro, risalente al dicembre del 2003, fu effettuato sul conto dell'avvocatessa barese Alessandra De Filippis. La ricevuta bancaria è stata prodotta oggi dal sostituto procuratore generale di Palermo, Antonino Gatto, nel processo d'appello contro il senatore Marcello Dell'Utri, imputato di concorso in associazione mafiosa e condannato a 9 anni in primo grado. Secondo l'accusa, che si basa sulle dichiarazioni del pentito Michele Oreste, quei soldi sarebbero la prova di un sostegno economico che, sia pure per interposta persona, Dell'Utri avrebbe dato al collaboratore di giustizia pugliese Cosimo Cirfeta, testimone in suo favore nel processo, allo scopo - sempre secondo i pm - di screditare alcuni dei "pentiti" che avevano deposto contro il parlamentare. Sulla circostanza la II sezione della Corte d'appello di Palermo ha sentito oggi l'ex giornalista Renato Farina, amico dell'avvocatessa De Filippis. Sul banco dei testimoni è salito pure un collega di studio dell'avvocatessa, coinvolta a Bari in un'inchiesta riguardante spaccio di sostanze stupefacenti."Consegnai personalmente - ha detto l'avvocato Carlo Falcicchio - al Senato, al segretario di Dell'Utri, Nicola Formichella, alcune buste contenenti corrispondenza della De Filippis. Ne ignoro il contenuto. So anche che i due, Dell'Utri e la De Filippis, si sentivano al telefono". Il processo è stato rinviato al 13 febbraio.
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/12456/48/
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