L'ex consulente di De Magistris risollevato dopo il provvedimento della magistratura: "Il mio operato era assolutamente legittimo, la mia sofferenza è stata soppiantata dalla tragedia della popolazione abruzzese" .
ROMA - "Sono contento come può essere contento un uomo che ha sempre creduto nella giustizia. La mia sofferenza per quanto subìto è stata soppiantata dalla tragedia che ha afflitto la popolazione abruzzese". Così Gioacchino Genchi commenta il provvedimento del Tribunale del Riesame che ha dissequestrato copie dei dati acquisiti il 13 marzo scorso nell'ambito di una perquisizione nello studio e nelle abitazioni nella disponibilità dello stesso Genchi."Nei dati che mi avevano sequestrato - ha aggiunto Genchi - ci sono files riservatissimi che riguardano indagini in corso promosse da varie procure compresa quella di Roma ed ancora da varie procure calabresi, di quella di Catania e altre procure siciliane".Nel cosiddetto archivio vi sarebbero consulenze che riguardano indagini per stragi e reati di omicidio. "Il mio operato era assolutamente legittimo - ha concluso Genchi - come lo era quello dei magistrati di Catanzaro e di Salerno per i quali stavo lavorando e ho continuato a lavorare anche dopo il sequestro".
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