“Non ha nemmeno una laurea valida. Non ha mai presentato un diploma di laurea originale, ma sempre certificati diversi uno dall'altro, sia per data sia per voti assegnati”. Silvio Berlusconi sentenziava così su Antonio Di Pietro, dagli studi di Porta a Porta, il 10 aprile del 2008. Parole molto dure, che portarono Bruno Vespa a dissociarsi da quanto detto.
Breve parentesi. Prima di andare avanti, può essere utile fare un paragone con un evento recente. Santoro e Vauro sono stati criticati a fondo un po' da tutte le parti, sia da politici che membri della Commissione di Vigilanza RAI, per una puntata dedicata al terremoto abruzzese ad Annozero, su RAI 2. Quando Berlusconi fece queste dure affermazioni su Di Pietro, con nessuna prova al seguito, nessuno aprì bocca, né opposizione né Commissione di Vigilanza. Eppure Porta a Porta va in onda su RAI 1, che, fino a prova contraria, fa parte del servizio pubblico.
Ma torniamo alla diatriba Silvio-Tonino. Come c'era da aspettarsi, il politico molisano, all'indomani dell'accusa, presentò un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo. In parole povere, intentò causa di diffamazione contro l'attuale Presidente del Consiglio.
Bene. Lo scorso 22 aprile doveva svolgersi l'udienza preliminare.,Essa, però, è stata rimandata. Il motivo è alquanto semplice: Berlusconi si è avvalso del Lodo Alfano (che concede l'immunità totale da tutti i processi penali alle 4 più alte cariche dello Stato), in maniera tale da poter sfuggire al processo. Per tali motivi, al giudice che presiedeva l'udienza (Gup) non è rimasto che rimandare l'udienza al prossimo novembre, in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla costituzionalità del già citato Lodo.
In passato, il premier si era già avvalso dell'immunità. Si pensi al processo Mills: la sua posizione è stata stralciata temporaneamente (riprenderà alla scadenza del suo mandato elettorale) a differenza del suo coimputato, l'avvocato inglese David Mills, il quale è stato condannato in primo grado per aver preso dei soldi dal Presidente della Fininvest in cambio di false testimonianze in vari processi a suo carico (reato di corruzione). Anche se i termini di prescrizione sono sospesi, Berlusconi sarà molto probabilmente prescritto. Infatti, Nicoletta Gandus, il giudice che presiede il processo, non potrà giudicare Berlusconi, avendo già sentenziato su Mills. Quindi, quando il processo riprenderà, sarà affidato a un nuovo magistrato e bisognerà iniziare tutto da capo. A quel punto, la prescrizione sarà vicinissima.
E pensare che la scorsa estate il premier aveva affermato: “Lodo Alfano essenziale per la libertà, ma io non me ne avvarrò”. Le ultime parole famose.
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