Roma, 3 apr. (Adnkronos) - Roma ''padrona'' quasi assoluta del cinema italiano: questo ''nepotismo cinematografico'' della capitale non piace alla Lega che in Senato ha presentato una iniziativa legislativa per cambiare le cose. ''Da molti anni purtroppo, il cinema italiano e' diventato un affare ristretto riservato alla citta' di Roma che esprime il maggior numero di autori e artisti anche se gli va riconosciuto il merito di aver espresso in passato un patrimonio culturale importante nella formazione di un'identita' nazionale condivisa''. Cosi' si legge nella proposta di legge della Lega Nord al Senato presentata dai senatori Irene Aderenti, Rossana Boldi e Luciano Cagnin che evidenziano pero' notevoli storture nel sistema individuabili in una gestione fortemente politicizzata dei fondi destinati al cinema, ''con forti interessi legati alla Capitale, in un significativo nepotismo a livello artistico nella formazione delle professionalita' che ha comportato delle forti barriere rispetto ai nuovi ingressi, in un predominio culturale che troppo spesso si declina in chiave romano centrica e che ha finito per relegare in un angolo folkloristico le ragioni e le tradizioni culturali del Nord''.
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