PADOVA – «Qui vendesi cinture di castità, sia per lei che per lui». Non si tratta di uno scherzo del primo aprile ma dell’ultima trovata di marketing di Mariano Griggio, il titolare della ferramenta in via Eremitani a Padova che ha appeso l’isolita insegna fuori dal suo negozio, per attrarre clienti e perché no, cercare anche di combattere la crisi economica. Basta chiedere delle cinture di castità ed ecco che Griggio le sfodera prendendole da sotto il suo bancone, a chiederle sono soprattutto i giovani.
Cinture di castità all’ultimo grido, in acciaio inossidabile prodotte da un’azienda di Perugia specializzata in prodotti medioevali. Sono cinturoni da indossare con tanto di chiave e lucchetto, per le donne con una fessura seghettata che potrebbe scoraggiare chiunque e per gli uomini un cinturone dotato di anelli dove costringere i genitali. Costo? 184 euro l’una. «E’ una trovata pensata per gli scherzi di laurea – racconta il titolare, con un sorriso – me le chiedono soprattutto i ragazzi, è pensata per i gruppi di studenti dell’università che vogliono fare un regalo insolito e provocatorio agli amici che escono dottori dal Bo. In puro stile goliardico dell’università di Padova, la seconda al mondo».
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/3-aprile-2009/vendo-cinture-castita-padova-si-mette-fila--1501149377500.shtml
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