ATENE - Polizia, giovani di estrema destra, immigrati e gruppi di estrema sinistra si sono scontrati ieri nella capitale greca, in una catena di disordini innescata da una protesta contro un gruppo di clandestini messa in atto da circa 300 neo-nazisti appartenenti al gruppo "Chryssi Avghi" (Alba d'oro). Dopo essersi radunati nella centrale piazza Omonia, i naziskin si sono diretti verso la ex sede della Corte d'appello, da qualche settimana occupata da circa 500 immigrati a rischio di espulsione. Al grido di "via dalla Grecia" e facendo il saluto nazista, gli attivisti di Chryssi Avghi hanno iniziato a lanciare petardi e altri oggetti contro l'edificio, da dove per tutta risposta è partita una fitta sassaiola. A quel punto gli agenti anti-sommossa sono intervenuti con i lacrimogeni per sgomberare la zona. In precedenza, circa 150 giovani di estrema sinistra che stavano protestando contro "il raduno razzista" della destra avevano attaccato le forze dell'ordine con bottiglie incendiarie nei pressi del Politecnico di Atene, considerata una roccaforte di autonomi e anarchici. La polizia anche in questo caso ha fatto uso di gas lacrimogeni e i giovani si sono rifugiati nei locali dell'istituto universitario, dove le forze dell'ordine non sono autorizzate a entrare. Tre persone sono state fermate. E anche varie Ong hanno preso le difese dei clandestini, denunciando le condizioni in cui sono costretti a vivere e chiedendo alle autorità di rinunciare alla loro espulsione.
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/esteri/grecia-scontri/grecia-scontri/grecia-scontri.html
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