Roma – Il Financial Times ritorna alla carica e affonda sul premier italiano, dal blog di Tony Barber da Bruxelles, sul sito www.ft.com., parte dal caso Noemi passando per Mills, con gli avversari che “ribollono di rabbia perché ne esce sempre indenne”.
Oltre ai problemi con la giustizia e personali che renderebbero in eleggibile “un simile personaggio” c’è anche la condanna sul piano economico: uno dei peggiori gestori dell'economia italiana dal 1945 in poi. Le mancate liberalizzazioni, la poca attenzione alla crisi e il debito pubblico che salirà al 116%.
Intanto i figli restituiscono al mittente le accuse mosse da Franceschini ieri, che ha fatto una sorta di retromarcia, segno che forse è meglio colpire il politico che l’uomo. Mentre ad Arcore, alla presenza di Ghedini, si prepara la separazione consensuale dalla moglie Veronica Lario e la risposta agli avversari. Verrà giocata la carta del complotto, ma mettendo sul piatto qualche informazione in più: alcuni colleghi della carta stampata pare sapessero già della visita del premier alla festa di Casoria, già tre mesi prima. E forse il “trappolone” di cui ha parlato Feltri ieri nel suo editoriale pare iniziare a prendere forma. Qualche giuntura iniziare a saltare dentro il Pdl, come in Sicilia e parte del partito e della maggioranza non è disposta a seguire il premier in quella che viene vista come una “sfida finale”. Dalle contestazioni allo stadio San Siro, a Noemi, agli attacchi degli avversari, Berlusconi poco dopo il terremoto aveva toccato il 75% di gradimento tra gli italiani. “Con questi numeri posso solo scendere”. Ha avuto ragione anche stavolta. Senza immaginarsi che il tutto sarebbe stato dovuto alla moglie, a qualche appuntamento di troppo e ad alleati che, come Gianfranco Fini, attendono alla finestra il capitolo finale di questa storia che sa molto di tinello tipico italiano.
Giambattista Salis
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=33610&titolo=Financial%20Time,%20Berlusconi%20da%20Noemi%20a%20Mills%20senza%20'scivolare'
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