venerdì 29 maggio 2009

Un mese di contraddizioni poi arriva la verità ad personam - di GIUSEPPE D'AVANZO

Berlusconi, un mese dopo, risponde alle domande che si fa da solo. Minorenni? "Non ho detto niente". Sesso con le minorenni? "Assolutamente no, ho giurato sulla testa dei miei figli e sono consapevole che se fossi uno spergiuro mi dovrei dimettere, un minuto dopo averlo detto". (Il Cavaliere ha memoria corta.
Già gli è capitato di giurare sulla testa dei figli per negare che Fininvest avesse un "comparto off-shore, very secret", All Iberian. Ora che quell'arcipelago di "fondi neri" ha trovato una documentata conferma, il capo del governo ha dimenticato quel fragoroso spergiuro).
La mossa del presidente segue un sentiero che gli è familiare fino all'abitudine. Rovescia il tavolo per uscire dall'angolo in cui si è cacciato con la sua apparizione in un ristorante di Casoria per festeggiare una diciottenne. Stende un velo sui tre eventi che egli stesso si è combinato: l'incomprensibile presenza in una periferia napoletana; l'offesa pubblica alla moglie; scelte politiche che hanno convinto Veronica Lario a parlare di "ciarpame politico".
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http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-4/ricostruzione/ricostruzione.html

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