(AGI) - Mosca, 30 apr. - Mosca ha assunto il controllo formale dei confini tra la Georgia e le repubbliche ribelli di Ossezia del Sud e Abkhazia. Lo ha fatto il presidente Dmitry Medvedev tracciando personalmente i confini e definito le prossime esercitazioni della Nato in Georgia una "provocazione". La risposta dell'Alleanza non si e' fatta attendere: il gesto di Medvedev e l'accordo con i separatisti sono, ha detto il portavoce James Appathurai, una "chiara rottura" della tregua che mise fine alla guerra tra Mosca e Tbilisi un anno fa. La polemica tra l'Alleanza e il Cremlino arriva una settimana prima dell'inizio delle esercitazioni che la Nato terra' in Georgia a partire dal prossimo mercoledi' e fino all'1 giugno. Ad esse parteciperanno circa 400 soldati, troppi per Mosca, che vede le manovre come un "incoraggiamento a Tbilisi perche' si riarmi". A "violare i sei principi della tregua" siglata il 12 agosto e l'8 settembre del 2008, ha ribadito il Cremlino, non e' Mosca ma la Nato.
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