La seconda sezione della Corte d’appello di Palermo ha rigettato, ritenendola non rilevante ai fini del decidere, la richiesta di acquisizione di un’intercettazione telefonica del 2003 tra il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri e Sara Palazzolo, sorella del boss Vito Roberto, residente in Sudafrica e di recente condannato, con sentenza definitiva, a nove anni di carcere per il reato di associazione mafiosa. La decisione sblocca di fatto il processo, arenato da parecchi mesi nell’esame di questo problema. Nella conversazione, Dell’Utri (difeso dagli avvocati Nino Mormino e Giuseppe Di Peri) concordava un appuntamento con la Palazzolo, ma non esiste riscontro alcuno circa il fatto che i due si siano effettivamente incontrati.
Secondo quanto emerso dalle indagini e dalle successive conversazioni tra la donna, che vive a Terrasini (Palermo), e il fratello (latitante di fatto per la nostra giustizia, ma perfettamente libero in Sudafrica), oggetto dell’eventuale incontro sarebbe dovuta essere la posizione giudiziaria di Vito Roberto Palazzolo e il ricorso che egli avrebbe dovuto affrontare in Cassazione contro un ordine di custodia spiccato nei suoi confronti.Vito Roberto Palazzolo alludeva a un possibile «aggiustamento» del processo e, a proposito di Dell’Utri, diceva alla sorella: «Non devi convertirlo, è già convertito», alludendo così a una presunta vicinanza dell’ex manager di Publitalia a Cosa Nostra.
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