L’89 cambia strategia, e neppure tanto. Non sono da ritenersi causa di questo cambio di direzione i faraonici contatti ricevuti in questi giorni (non tanto da considerare che il ciarpame paga, e comunque ve ne ringraziamo) e tanto meno un inabissamento alla moda, una contestualizzazione à la page delle problematiche italiane (che sappiamo, sono ben altre). Quindi, si diceva, neanche tanto. Che basta leggere il nostro manifesto programmatico per scorgere, neanche troppo velatamente, il nostro fine ultimo: affossare. Grida indipendenti che affossano e danno un contributo allo sfacelo del pontificato mediatico-fondamentalista che siamo costretti a vedere e subire.Se non bastasse, consiglio un’occhiata al blog di Gilioli de L’Espresso: sputa e smerda (è un tu retorico) su Repubblica (che di recente non riesco più a leggere neppure io), ma L’Espresso no. E dunque, prepariamoci a ore, giornate di divertimento. Convinti, noi come altri, del fatto che le sorti di questa democrazia deambulante si giochino su questo terreno, maleodorante, certo, ma non c’era da aspettarsi di meglio. Ce lo meritiamo.
Continua ...
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