mercoledì 15 luglio 2009

E gli sceicchi fanno «shopping» di medici - A Bologna la selezione di cento camici bianchi in fuga

Se fino a qualche tempo fa i calciatori a fine carriera andavano a svernare in Medio Oriente, adesso anche i medici e gli infermieri italiani vedono negli Emirati il nuovo Eldorado. Da oggi, per tre giorni, si terranno all’Hotel I Portici le selezioni per oltre cento specialisti nel campo della sanità pronti a fare i bagagli verso gli Emirati Arabi e il Qatar. Per chi, invece, preferisce i Paesi occidentali sono previsti anche colloqui per assunzioni nel Regno Unito, Usa e Canada. L’iniziativa è frutto di una collaborazione fra Idea Lavoro, agenzia di lavoro leader nella selezione di curricula sanitari, e Hcl International, società «faro» nel collocamento internazionale di professionisti in ambito medico. I vincitori otterranno un contratto a tempo indeterminato e vari benefit aziendali.
SELEZIONI -Le selezioni verranno condotte da personale direttamente proveniente dagli ospedali di Dubai, Abu Dhabi e Doha, per quanto concerne i posti messi a disposizione negli Emirati Arabi. Mentre manager di ospedali inglesi, statunitensi e canadesi si occuperanno della «scrematura» dei curricula di chi preferisce un posto meno caldo. Alle selezioni possono partecipare anche neolaureati. Non sono richiesti solo medici, ma anche infermieri e ostetriche. E a provarci saranno in tanti: secondo le stime di Idea lavoro i candidati sono più di 400. «Ho 36 anni e sono un chirurgo — spiega una dottoressa che preferisce restare anonima — per far quadrare i conti durante la specializzazione ho fatto numerose guardie mediche di notte». Lei ha deciso di tentare il grande salto all’estero perché la situazione italiana le appariva sconfortante. «In Inghilterra un medico con la mia qualifica viene pagato 12.000 euro al mese — prosegue — e a questo si aggiungono vari benefit come l’appartamento in affitto a un canone simbolico e l’auto. In 5 anni, guadagni l’equivalente di 20 anni di lavoro in Italia». Le nostre eccellenze in campo medico non si discutono, ma non sono agevolate. «Non ci possiamo permettere di pagare neanche i corsi di aggiornamento all’estero — aggiunge il chirurgo sconsolato — allora ho deciso di provarci, voglio rifarmi una vita. Tutti mi consigliano di partire e aggiungono "tenterei anche io le selezioni, se non avessi una famiglia qui in Italia"».
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2009/15-luglio-2009/sceicchi-fanno-shopping-medici-1601569962437.shtml

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