ROMA - "E' vero o no che il Presidente della Repubblica ha espressamente detto che la legge sulla sicurezza e' in contraddizione con il nostro ordinamento? Allora che senso ha la sua firma? L'unica nostra garanzia rimasta e' il controllore, ossia il garante della Carta Costituzionale, ma se persino lui abdica al suo ruolo, allora vorra' dire che non abbiamo piu' alcuna speranza".
Cosi' Antonio Di Pietro risponde alle critiche nei suoi confronti arrivate da entrambi i poli dopo aver criticato la lettera di Napolitano sulla legge in materia di sicurezza. "Prendersela con me, piuttosto che riflettere sul vuoto di responsabilita' che attanaglia le nostre istituzioni - aggiunge il leader dell'Italia dei Valori - vuol dire prendersela con il dito che indica la luna".
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