Hanno usato le ruspe per smantellare la “piccola Kabul”, una baraccopoli ai margini di Patrasso diventata rifugio per migliaia di clandestini in maggioranza di nazionalità afghana.
Le autorità greche hanno scelto le maniere forti per affrontare il problema dell’immigrazione illegale. L’operazione di polizia lanciata questa mattina era stata preparata nei giorni scorsi assieme all’annuncio di altre misure come l’inasprimento delle sanzioni per gli scafisti e i “passeurs” che trasportano i loro carichi umani all’interno del territorio greco.
“L’operazione é stata un successo e abbiamo rispettato tutte le procedure previste dalla legge” ha assicurato il capo della polizia locale.
Il campo al momento dello sgombero era semivuoto. Molti dei suoi residenti se ne erano andati nelle scorse settimane temendo quanto poi è successo. Gli altri, tra loro anche diversi minori, dovrebbero venire ospitati in centri di identificazione oppure espulsi. L’alto commissariato Onu per i rifugiati ha comunque ribadito le sue critiche al governo conservatore di Costas Caramanlis che fino ad oggi non ha recepito le norme riguardanti il diritto d’asilo. Solo l’1% delle domande presentate vengono esaminate. E i centri d’accoglienza promessi fin’ora esistono solo sulla carta.
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