Non è più obbligatorio l'esodo con 40 anni di contributi, rinviata la pensione per migliaia di medici pubblici.
ROMA (3 luglio) - Ci hanno ripensato un’altra volta. Dal decreto del governo è sparita quella norma che avrebbe aumentato il numero di dipendenti pubblici da mandare in pensione forzata: era scritta nel testo approvato dal Consiglio dei ministri venerdì scorso, ma nel testo pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale non c’è più. Quindi il pensionamento del personale con 40 anni di contributi figurativi non si farà più, anche se non è detta l’ultima parola: ora il provvedimento comincia il suo iter parlamentare, e durante i lavori di Camera e Senato potrebbe sempre rispuntare in un emendamento.
L’esodo. Già dall’inizio di quest’anno nello Stato, negli enti locali e nella sanità si sta attuando, senza troppo clamore, una sorta di grande piano di prepensionamenti. Le amministrazioni possono mandare a casa tutti i dipendenti che hanno raggiunto i 40 anni di contributi. Così ha previsto un articolo del decreto finanziario del 2008. Finora alla norma si è data un’interpretazione ristretta: per calcolare la soglia di 40 anni contano solo gli anni di lavoro reale, mentre non valgono quelli della laurea e del servizio militare (i cosiddetti “contributi figurativi”). Ma più volte il governo ha cercato di affermare l’interpretazione più estensiva.
Continua ...
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