(ASCA-NOEMATA) - Roma, 3 lug - Un attacco d'ira e il sangue va alla testa: non e' solo un modo di dire. O, almeno, non piu': una ricerca condotta dagli esperti dell'University of California e del Cedars-Sinai Medical Center e pubblicata su Cardiovascular Ultrasound ha infatti svelato che si tratta di una vera e propria reazione fisiologica alla rabbia. I test, condotti su un gruppo di volontari tra i 19 e i 60 anni, hanno dimostrato che lo stress mentale innesca nei soggetti sani che non soffrono di pressione alta un processo di vasodilatazione: le immagini ad ultrasuoni hanno permesso di fotografare le carotidi, le arterie che trasportano il flusso sanguigno dal cuore al cervello, che si dilatano e pompano piu' sangue al cervello. L'attenzione, ora, e' sulle prospettive diagnostiche: ''Sara' interessante vedere se la mancanza della dilatazione indotta dallo stress mentale - spiega Tasneem Naqvi, che ha coordinato lo studio - possa rappresentare nei soggetti sani un elemento diagnostico per predire futuri eventi cardiovascolari''.
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