Roma. C'é "forte preoccupazione" negli ambienti della magistratura per la "difficile copertura delle sedi giudiziarie al sud". Per questo il Consiglio superiore della magistratura darà vita, assieme ai procuratori delle 4 regioni a più alto tasso di criminalità organizzata (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia) e ai coordinatori della Direzione nazionale antimafia, ad una relazione dettagliata, da inviare al parlamento, sullo stato della giustizia al Sud. Secondo i dati presentati oggi al Csm, infatti, il 40% dei magistrati lavora in queste quattro regioni con una scopertura del 15%-20% dell'organico. Carenze gravi soprattutto in in sedi disagiate importanti come Catania e Palermo. Sono circa 1500, i magistrati mancanti sul territorio meridionale rispetto alla pianta organica prevista. Non mancheranno nella relazione indicazioni per il Csm e proposte per governo e Parlamento in quella che risulta una "relazione partecipata", come l'hanno definita oggi, in conferenza stampa, i consiglieri Livio Pepino, Fabio Roia e Roberto Carrelli-Palombi, della Sesta Commissione di Palazzo del Marescialli che in particolare si occuperà dei lavori. Verranno valutati anche aspetti delle misure legislative attualmente in discussione.
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