ROMA - "Sarebbe bello se il Paese difendesse la memoria di don Diana, senza divisioni". Lo scrittore Roberto Saviano lanciando un appello interviene nella polemica divampata dopo che Gaetano Pecorella, presidente della commissione Ecomafie (ed ex legale, 12 anni fa, di Nunzio De Falco, condannato in Appello come mandante dell'omicidio del sacerdote), aveva messo in dubbio che il prete ucciso dalla camorra fosse un "martire". "Prima - aveva detto il deputato Pdl - va chiarito il movente del suo delitto". Il religioso, sostiene lo scrittore, "è stato ucciso per il suo impegno contro i clan. Ribadirlo significa ribadire che l'Italia è sulle figure come quella di Don Peppe che fonda la fiducia nella possibilità di cambiamento e nel sogno di giustizia. Sarebbe bello che da destra a sinistra tutti si sentissero orgogliosi di essere italiani perché lo era don Peppe. Il suo ricordo e difesa prescindono dalle divisioni politiche. Sarebbe bello se scout, associazioni, e tutti i presenti durante la sua vita ricordassero quanto ha fatto. E cancellassero per sempre ogni ombra che da anni la camorra staglia sulla sua memoria".
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http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/mafia-9/appello-saviano/appello-saviano.html
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