New York, 22 set. - (Adnkronos/Ign) - In difficoltà per trovare un alloggio a Muammar Gheddafi durante la sua permanenza a New York, dove è arrivato ieri sera per partecipare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, funzionari libici si sono finti diplomatici olandesi per tentare di affittare una proprietà sulla 78esima strada.
Lo scrive il 'Times' di Londra, ricordando la lunga lista di 'no' ricevuti dalla delegazione di Tripoli per la sistemazione nella Grande Mela del colonnello, costretto alla fine a rinunciare alla tradizionale tenda beduina che ha fatto piantare senza troppi problemi in giro per il mondo, davanti all'Eliseo a Parigi e a Villa Pamphili a Roma.
Un paio di settimane fa, i funzionari, tra i quali uno che si è presentato come Ronald, hanno preso contatto con un agente immobiliare di Upper East Side, al quale hanno chiesto di affittare la Barclay Mansion, una palazzina a sei piani sulla 78ma strada. Ma Jason Haber, racconta il quotidiano britannico, ha fiutato l'imbroglio nel giro di poche ore e la trattativa si è bloccata.
"Quando qualcuno dice che rappresenta l'Olanda, questa è una garanzia - ha spiegato Haber al 'Times' - Ma dopo una breve conversazione, ho capito che l'accento non era olandese. E quando hanno iniziato a mandarmi le e-mail, è diventato tutto chiaro: le e-mail venivano da un indirizzo dell'ambasciata libica".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Niente-tenda-beduina-Gheddafi-a-New-York-senza-la-sua-casa-Giallo-sullallestimento-nella-tenuta-di-Donald-Trump_3799241799.html
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