Roma, 30 ott. (Adnkronos/Ign) - Omicidio preterintenzionale: è il reato ipotizzato per il momento contro ignoti dal pubblico ministero di Roma Vincenzo Barba al quale è stata affidata l'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il 31enne arrestato la sera del 15 ottobre scorso, perché trovato in possesso di stupefacenti, e poi deceduto all'ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre.
L'imputazione è stata formulata dopo un esame dei fatti e dopo che il magistrato ha interrogato alcuni dei carabinieri che arrestarono Cucchi, degli agenti che presero in custodia il detenuto dopo che era stato convalidato l'arresto in tribunale, nonché un medico che dopo l'udienza lo visitò nelle celle di sicurezza del tribunale e i medici dell'ospedale Sandro Pertini che lo ebbero in cura dopo il malore nel carcere di Regina Coeli.
L'indagine ha avuto una precisa dimensione dopo che dall'autopsia è emerso che sul corpo c'erano ecchimosi e lesioni. L'esito completo dell'autopsia comunque non è stato ancora consegnato al magistrato il quale dovrà verificare se la morte possa essere conseguenza delle lesioni che appaiono sulla salma messa a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento