ROMA. Per effetto del ddl sul processo breve sono a rischio reati di "sicuro rilievo sociale come gli omicidi e le lesioni con colpa professionale, così come i reati di natura economica e finanziaria o contro la pubblica amministrazione".
Lo ha detto il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, davanti alla Commissione Giustizia del Senato. Mancino ha aggiunto che "nessuno di tali reati riesce ad essere ultimato nell'arco del biennio" L'ex presidente del Senato ha poi aggiunto: ''Allo stato nessuno puo' dire con sufficiente certezza a quanto ammonti la percentuale di processi che ricadrebbero nella sanzione di estinzione ipotizzata nel ddl in discussione. Cio' che in questo momento è possibile ricostruire - ha aggiunto - è la condizione delle diverse realta' giudiziarie del Paese ed effettuare un conteggio non troppo approssimativo del numero dei processi a rischio''. Mancino ha poi aggiunto che, considerando i riti alternativi (in certi uffici superano il 60%) è ''agevole pronosticare che la prospettiva di beneficiare di ragioni di estinzione del processo possa indurre gli imputati a sottrarsi alla utilizzazione di tali strumenti deflattivi, con conseguente incremento dei dibattimenti penali e della durata dei medesimi''.
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http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/giustizia-19/processi-brevi/processi-brevi.html
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