Il caso dell’istituto in cui Bankitalia ha riscontrato «gravi irregolarità» sull’antiriciclaggio .
ROMA — Nella sede milanese della svizzera Banca Arner la famiglia Berlusconi ha quattro conti correnti per un totale di 60 milioni di euro, di cui uno intestato direttamente al presidente del Consiglio per dieci milioni e altri tre per 50 milioni a capo delle holding italiane Seconda, Ottava e Quinta, amministrate dai figli Marina e Piersilvio. Lo rivela la trasmissione Report di Milena Gabanelli andata in onda ieri sera su Rai Tre. Tra i clienti della banca ci sarebbero anche Ennio Doris, fondatore del gruppo Mediolanum, e Stefano Previti figlio di Cesare. La notizia arriva verso la fine della puntata dedicata in gran parte al fenomeno dell’esportazione illegale dei capitali e alla nuova versione dello scudo fiscale che — secondo la testimonianza del consulente delle Procure Giangaetano Bellavia — «con le modifiche del 3 ottobre è allargato alle dichiarazioni fraudolente, alle fatture false e alla distruzione delle scritture contabili». L’inviato di Report Paolo Mondani ricostruisce la storia della Banca Arner, fondata nel 1994 da Paolo Del Bue, Nicola Bravetti, Giacomo Schraemli e Ivo Sciorilli Borelli. Nel 2003 viene aperta la sede Milanese e negli anni successivi scattano una serie di disavventure giudiziarie. Il 7 maggio del 2008 Bravetti viene messo per due settimane agli arresti domiciliari dalla Procura di Palermo con l’accusa di intestazione fittizia di beni avendo aperto un conto di 13 milioni di euro a favore di Teresa Macaluso nascondendo il vero proprietario e cioè il marito e costruttore siciliano Francesco Zummo, collegato al clan Ciancimino, indagato per mafia ma assolto in appello. I beni di Zummo — valutati tra i 500 milioni e il miliardo di euro — sono stati messi sotto sequestro.
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http://www.corriere.it/economia/09_novembre_16/report_premier_3cf65452-d27d-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
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