Il premier mette fretta ai suoi su processo breve, legittimo impedimentoe nuovo lodo Alfano.
A preoccupare il Cavaliere è il caso Mills.
ROMA - L'ordine di Berlusconi è, per ora, quello di "mandare avanti in fretta sia il processo breve che il legittimo impedimento". Da approvare entrambi, nelle rispettive commissioni di Senato e Camera, prima di Natale, e in aula a gennaio, alla ripresa dei lavori dopo la pausa per le feste. Ma in anticipo sulla sospensione, come confermano autorevoli fonti del Pdl, sarà presentato anche il nuovo testo dell'ormai ex lodo Alfano, lo scudo congela processi per le quattro più alte cariche, stavolta in veste costituzionale. I giuristi sono alle prese con gli ultimi dettagli per cucire il testo addosso alla sentenza della Consulta che ha bocciato il vecchio lodo. Poi, con tre carte da giocare sul tavolo, e in base alle convergenze che si determineranno, "si vedrà quale taglierà il traguardo per prima". Ma lo scenario che il Cavaliere impone ai suoi è il seguente: al più presto le nuove regole sul legittimo impedimento, allargate anche a ministri e parlamentari, in modo da non dare l'idea che ancora una volta si lavora solo e sempre per lui, per il "capo". "Ho bisogno di una legge che mi faccia prendere fiato" ha detto nei giorni scorsi. Una nuova e inedita modulazione del rapporto tra impegni istituzional-politici e presenza alle udienze per esercitare il proprio diritto alla difesa che consenta al capo del governo di rallentare il più possibile, se non addirittura sospendere (per sei mesi, secondo la proposta Costa-Brigandì), la sua partecipazione ai processi. A preoccupare Berlusconi è soprattutto il caso Mills, dove l'incombere della prescrizione (aprile 2011) potrebbe spingere i giudici a un'accelerazione.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-20/tre-tavoli-berlusconi/tre-tavoli-berlusconi.html
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