ROMA - Secondo Calderoli i neri non possono essere italiani. Il ministro per la Semplificazione non ha voluto accettare critiche rivoltogli da Jean Leonard Touadì, primo deputato nero nel Parlamento italiano, e gli ha intimato di tornare nel Congo sua vera patria. " Un nero non può certo essere un italiano, figuriamoci poi se può restare in Parlamento, tornatene nel Congo..." ha affermato Calderoli. Parole pesanti che alimentano quelle forme di odio e di xenofobia che stanno minando la convivenza civile. Se qualcuno è rimasto stupito da questo linguaggio rozzo, non lo è per migliaia di donne e uomini che faticano in Italia, pagano le tasse, muoiono nelle fabbriche e nei cantieri, ma ai quali si vorrebbe negare qualsiasi diritto, anzi si vorrebbe negare l’esistenza stessa. A questi inquinatori della società dovrebbe essere applicato il fermo preventivo, tipo quello proposto da Gasparri, prima che avvelenino ogni pozzo, seminando i germi dell’odio e dell’intolleranza.
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