Roma, 15 giu. (Adnkronos/Ign) - Il governo italiano non deve più spendere soldi per i bombardamenti in Libia. A chiederlo è il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, intervenendo al primo congresso della Uil-polizia dedicato al tema del lavoro, della sicurezza e dello sviluppo. "Spero si ponga fine alla guerra e ai bombardamenti in Libia: solo con un governo, qualunque esso sia, si può gestire il fenomeno immigrazione - spiega - altrimenti continueremo ad avere immigrati, immigrati, immigrati".
Maroni ricorda che "il Parlamento Usa ha detto al presidente Obama 'basta spendere soldi in Libia': il governo italiano e i governi europei dovrebbero fare la stessa cosa".Per quanto riguarda gli accordi tra Italia e Libia, Maroni osserva: "Finché continueranno le bombe, gli immigrati dovranno essere considerati profughi che andranno assistiti. L'Italia fa integrazione, ma non può essere lasciata sola perché non può essere solo un compito nostro".Quanto a Gheddafi, "tutti i servizi delle superpotenze lo cercano e non lo trovano - afferma il ministro dell'Interno - poi, lui si fa riprendere mentre gioca a scacchi con un campione russo: tutto il mondo non riesce a trovarlo ma il giocatore di scacchi sì... è evidente che c'è qualcosa che non funziona. Intanto noi siamo gli unici ad avere un impatto negativo per la situazione in Libia". Maroni è anche ''molto preoccupato per quel che potrà succedere in Tunisia, dove l'instabilità sembra destinata a proseguire: temo, dopo l'estate, un altro flusso massiccio di immigrati verso le coste d'Italia". E cita anche un episodio singolare. "Questa mattina, sono sbarcati in dieci con una capra: quella - sorride - non so se la rimpatriamo...".Il titolare del Viminale annuncia inoltre di aver scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sui tagli e sulle risorse necessarie per gestire la sicurezza. "Ho inviato una lettera circostanziata di sei pagine e cinque allegati lo scorso 19 maggio - riferisce Maroni - affinché si possano mantenere per il 2011 almeno gli stessi livelli garantiti per il 2010. I tagli lineari hanno colpito il Viminale per il 36% su 29 miliardi di euro - ricorda - noi chiediamo ora un miliardo di euro solo per le spese rimodulabili: non stiamo chiedendo cos' e pazz...", sottolinea in uno stentato accento napoletano.Continua ...
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