"Pronto a riprendere il programma, la prossima stagione, a un euro a puntata"
ROMA - "Io sono artefice del mio destino, ma chi è il vero artefice del destino della Rai?". Con questo interrogativo, e con un ricordo dei suoi inizi in Rai, Michele Santoro ha aperto l'ultima puntata di Annozero. E' la sera dei saluti, ultima puntata del programma, ultima della stagione ma anche ultima per Santoro su RaiDue. E nell'anteprima del programma, il giornalista parla del divorzio dall'azienda 1, separazione consensuale - così è stato detto da viale Mazzini - della quale si è avuta notizia pochi giorni fa, il 6 giugno. Il giorno dopo Santoro avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa in via Teulada ma la Rai gli ha negato l'uso dei locali e allora quale occasione migliore di quest'ultimo appuntamento per dire come è andata e come mai.Chi è l'artefice che impedisce ad Adriano Celentano, da più di cinque anni, di fare un programma per la Rai? Io sono della Rai, ma il consiglio d'amministrazione della Rai, è della Rai? All'annuncio del mio possibile passaggio a La7, il titolo di Telecom Italia Media è volato in Borsa. E sul mio stipendio sono stati diffusi tutti i dettagli, onde alimentare la macchina del fango. Io sono della Rai ma sono anche figlio di un dpendente delle Ferrovie, che ha cresciuto cinque figli con il frutto del suo lavoro.Continua ...
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