Secondo il Corriere i dittatori non peggiorano con l’età. Allora Berlusconi è il più democratico di tutti
COME INVECCHIANO I LEADER – Per il Corriere della Sera, è il peso della democrazia. I dittatori, dice il Corriere, che presenta i risultati di uno studio che comproverebbe questa tesi, non invecchiano mai – e le foto lo dimostrano. I leaders democratici, invece, sentono il peso dell’età.
«A segnare i volti delle persone sono i conflitti psichici più che i problemi reali. E il conflitto interiore è tipico dell’”io democratico” che deve confrontarsi con diverse componenti: la responsabilità verso i propri elettori, verso il Paese». Più rughe gli vengono, più il leader è democratico? «In un certo senso sì – dice Vegetti Finzi scorrendo le immagini che trovate in questa pagina—E’ vero che il dittatore o l’autocrate somatizzano meno. Perché hanno una personalità monolitica, megalomane. Guardate Assad: è uguale a sette anni fa. Blair in sei anni di guerra in Iraq è invecchiato il doppio. Il despota non conosce conflitto interiore. Ha un problema, come dire, tecnico: sopprimere i nemici, punto. Pensate a Saddam Hussein, o a Mussolini. I despoti invecchiano meglio,ma quando crollano lo fanno di colpo». Il potere logora di più chi lo ha ricevuto dai cittadini. E soprattutto gli uomini. Dalla tedesca Angela Merkel all’argentina Cristina Kirchner, le donne leader «somatizzano » meglio «perché sono meno fragili – dice la psicologa — Hanno la forza materna e al tempo stesso l’autorevolezza paterna della carica che ricoprono. In questo senso la figura più emblematica è la Merkel, con la sua forza tranquilla e i suoi pessimi tailleur». E gli uomini al potere? Lo sappiamo: c’è chi si tinge i capelli trapiantati.
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