Il ministro dell'Economia davanti alle commissioni parlamentari: "L'articolo 81 va cambiato, serve spirito costituente". "Interventi sulle pensioni, contributo straordinario di solidarietà". Il capo dello Stato interrompe le vacanze. Fini lo attacca: "Sono allibito". Bersani: "Chi ha di più deve dare di più". Bossi: "Temo ci sia un tentativo per far saltare il governo. La lettera della Bce è stata scritta a Roma e Draghi è sempre a Roma". E 4 deputati del Pdl minacciano di votare contro il dl
ROMA - Tocca a Tremonti. Che prende la parola davanti alle commissioni parlamentari per illustrare la strategia anti-crisi 1 del governo. E, senza scendere nei dettagli, tratteggia le misure che il governo ha messo in decreto legge "discutibile".Sul tavolo, tra le varie cose, interventi sul mondo del lavoro, la modifica dell'articolo 81 della Costituzione, più tasse sui titoli. Senza escludere "un contributo di solidarietà". Una ricetta dura che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, prova a mitigare: "Non tutto quello che ci viene chiesto dalla Bce verrà fatto..". Pessimista Umberto Bossi che boccia Tremonti: "Un discorso fumoso". Controreplica del ministro: "Abbiamo annunciato un decreto legge. E' difficile, prima di andare dal capo dello Stato e a mercati aperti, essere più precisi di come sono stato io". Poi, riferito alla lettera della Bce, il Senatur dice di temere "un tentativo per far saltare il governo". E tira in ballo Mario Draghi, attuale presidente della Banca d'Italia, nonchè presidente designato della Bce: "Temo che quella lettera sia stata fatta a Roma e lui da qui è andato in Europa ma è sempre a Roma".
LA SCHEDA: IL DISCORSO DI TREMONTI 2
Tremonti. Dopo che dal confronto fra esecutivo e parti sociali 3di ieri non sono emersi dettagli sulle misure urgenti che saranno adottate la prossima settimana, Tremonti ci riprova. Premessa: "la crisi ha preso un corso diverso, non ancora finito e non facile da prevedere nella sua dinamica". Ricette? Eccole. A partire dall'articolo 81 della Costituzione (che disciplina le regole del bilancio dello Stato ndr): "Non costituisce un caso di successo e va cambiato anche perché c'è un vincolo europeo. Ora abbiamo il terzo quarto debito pubblico nel mondo - dice il ministro davanti alla commissioni - La situazione del debito pubblico Italiano e' oggettivamente straordinaria". Per questo, continua Tremonti l'introduzione del vincolo obbligatorio del pareggio di bilancio è "necessaria". Una scelta che segna "la fine di un'epoca nella quale l'Occidente poteva piazzare titoli ai valori che voleva". Oggi viviamo in un' epoca, continua il ministro, "che costringe a scelte di maggior rigore: non puoi spendere più di quello che prendi soprattutto se con riluttanza prendono i tuoi titoli". Un lavoro che necessita "di uno spirito costituente" e un "disarmo unilaterale". Partendo dalla proposta di riforma dell'articolo 81 dell'ex parlamentare del Pd Nicola Rossi.
Continua ...
http://www.repubblica.it/economia/2011/08/11/news/tremonti_camera-20304673/
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