FUKUSHIMA - Un grande parco eolico nascerà vicino alla disastrata centrale nucleare giapponese, a largo di Fukushima. Si tratta di un progetto che rientra negli sforzi del governo per ricostruire la regione, promuovendo allo stesso tempo le energie rinnovabili, completamente messa ko dal terremoto – tsunami dell’11 marzo scorso. Nonostante l’eolico in Giappone riesca a soddisfare meno dell’1 per cento del fabbisogno energetico e, soprattutto, nonostante questo obiettivo sia più che ambizioso, il governo nipponico, dopo aver provato sulla propria pelle i drammi che possono scaturire dal nucleare, pare sia dunque intenzionato ad intraprendere questa nuova strada.
Costruirlo sulla terraferma sarebbe complicato a causa dei rumori e del piano urbanistico, per questo, ha spiegato un responsabile dell’Agenzia delle Risorse naturali e dell’energia, “il progetto in mente è quello di un parco offshore”, ovvero a largo delle coste di Fukushima. La stessa agenzia, inoltre, intende investire fino a 20 miliardi di yen (190 milioni di euro), presi dal fondo creato per la ricostruzione della regione di Tohoku, nella parte nord-est dell’arcipelago. L’intera area, vale la pena ricordarlo, è stata devastata l’11 marzo dal sisma di magnitudo 9 e da uno tsunami gigante, che hanno provocato 20 mila tra morti e dispersi, oltre alle più che notevoli conseguenze dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daichi. Il parco, così come progettato, sarà composto da sei pale eoliche, di una capacità ognuna di 2 megawatt e dovrà entrare in funzione entro il 2015. Il piano potrebbe tuttavia incontrare l’opposizione dei pescatori della regione, i cui affari sono stati già di gran lunga rovinati dallo tsunami.
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