Una circolare di venerdì scorso preparava i sindaci all’emergenza. Ma nessun allarme è stato dato
‘E’ ormai acquisito che l’elevata vulnerabilita’ dei territori fortemente antropizzati, anche a seguito di eventi meteorici non particolarmente intensi, e’ da imputare in primo luogo a contesti urbanistici di particolare criticita’, oltre alla mancata manutenzione del reticolo idrografico urbano e secondario’: la Protezione Civile aveva ampiamente segnalato i rischi connessi alle prime piogge autunnali, chiedendo a Regioni e Comuni di attuare una serie di interventi per ‘prevedere, prevenire e fronteggiare con la maggiore efficacia possibile situazioni di emergenza’.
L’ALLARME – E nella giornata di ieri il Dipartimento aveva diffuso a Regioni e Prefetture un avviso di condizioni meteo avverse che prevedeva ‘dalle prime ore’ delle giornata ‘precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale localmente anche di forte intensita” sulle regioni del nord est e del centro. ‘Fenomeni accompagnati da frequente attivita’ elettrica e forti raffiche di vento con intensita’ fino a burrasca’. Indicazioni che, guardando quando accaduto a Roma, sembrano essere rimaste lettera morta. La circolare del capo Dipartimento Franco Gabrielli porta la data del 14 ottobre, venerdi’ scorso, ed e’ indirizzata, tra l’altro, ai presidenti di Regione, ai prefetti, all’Anci, all’Uncem e all’Upi.
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