Monza, 9 ott. (Adnkronos/Ign) - ''Come avevo richiesto, oggi sono stato interrogato dai Procuratori della Repubblica di Monza, che indagano sulla mia vicenda. Ho risposto a tutte le loro domande, ricostruendo nel dettaglio i rapporti da me intrattenuti sia con i coimputati sia, soprattutto, con gli imprenditori che mi hanno accusato''. Lo dichiara Filippo Penati in una nota a conclusione del lungo faccia con i magistrati di Monza che indagano sul cosiddetto 'sistema Sesto'.''Ho riferito quanto a mia conoscenza - sottolinea - e credo di aver dato un contributo che ritengo comunque importante per consentire agli organi giudiziari, che proseguiranno le indagini e che dovranno successivamente esprimere un giudizio, di stabilire, nel modo più completo possibile, se io debba essere considerato responsabile o meno delle accuse che mi sono state rivolte. Desidero precisare che, all'esito della decisione giudiziaria, mi riterrò libero di chiedere alla magistratura di accertare se coloro che mi hanno accusato, lo abbiano fatto ingiustamente e, quindi, debbano rispondere di tutti i danni da me subiti''.L'interrogatorio davanti ai magistrati di Monza è durato oltre otto ore e mezzo. Poco dopo le 18, l'ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani ha lasciato gli uffici della Guardia di finanza a bordo della sua auto. In silenzio i magistrati titolari dell'inchiesta che si limitano a far sapere che il verbale è stato secretato in attesa di riscontri.All'appuntamento di questa mattina, il politico si è presentato con un trolley pieno di documenti così da mettere a confronto la sua ricostruzione dei fatti con quella apportata dall'accusa.
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