Costi della politica, Monti: «Rinuncio al mio compenso da premier».
ROMA - «Mandato di corta durata e severo impegno», esordisce così il presidente del Consiglio, Mario Monti, nella conferenza stampa illustrativa della manovra finanziaria. «Colpa del debito pubblico è degli italiani e il rischio è di compromettere quanto fatto in 60 anni», ha spiegato annunciando le misure di emergenza per rispondere alle tensioni sul debito. L'incontro con i giornalisti è avvenuto dopo tre ore di riunione del consiglio dei ministri che ha approvato il decreto correttivo dei conti pubblici (in un unico pacchetto). «Abbiamo elaborato una manovra che riteniamo equa e giusta, con la cura nella distribuzione dei sacrifici», ha aggiunto. E ha poi detto di confidare nel senso di responsabilità della politica, smentendo di fatto anche le indiscrezioni che rilanciavano una sua eventuale candidatura per le prossime elezioni politiche: «Mi preoccupo della buona riuscita dell'interesse dell'Italia e dell'Europa ed è un peso e una responsabilità straordinaria. Se porterò a termine questo compito ne avrò sicuramente abbastanza», ha detto Monti.
COSTI DELLA POLITICA - «Ispireremo le nostre dichiarazioni patrimoniali, dichiarando per interi i nostri possedimenti anche in fondi d'investimento, azioni e obbligazioni», ha detto Monti. Via le giunte provinciali e riduzione del numero dei consiglieri regionali. Riduzione del numero dei membri delle 8 authority (da 50 a 28 membri). Sui tagli ai costi della politica «è ovvio che si deve fare di più. Nel decreto non ci sono parole o intenzioni. Ma abbiamo deciso in parallelo di avviare un iter per quanto riguarda i costi della politica», ha chiosato Monti rispondendo alle domande dei cronisti.
LA MANOVRA - «Fiscalità non punitiva per le piccole imprese, ma allargheremo la base imponibile - ha proseguito Monti -. L'estensione dell'imposta bollo anche titoli ed altri prodotti finanziari. E imposta dell'1,5% sui capitali rientrati con lo scudo fiscale». Il tutto orientato alla misura del riequilibrio fiscale per sostenere la crescita economica.
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