I nomi di Fortunato, Nastasi, Incalza e Colosimo sono negli atti delle inchieste sulla P4 e sugli appalti dei Grandi Eventi. Tutti i burocrati al centro delle polemichedi ANNALISA CUZZOCREA
ROMA - Carlo Malinconico si è dimesso per le vacanze pagate da Piscicelli. Filippo Patroni Griffi trema per la casa comprata a prezzi stracciati al Colosseo. Pasquale de Lise, nominato dal governo a capo dell'Agenzia per le autostrade, è accomunato - secondo gli atti delle inchieste di Firenze, Perugia e Roma - ad alcune note vicende della "cricca", quelle per cui Angelo Balducci e compagni saranno a processo il 23 aprile. A De Lise e Balducci, però, sono legati anche altri funzionari di grande rilievo e di grande potere nel governo Monti, parte di una casta di burocrati apparentemente inattacabile. Confermati dai ministri nonostante siano finiti negli atti delle inchieste Grandi Eventi e P4. Sono i capi di gabinetto dei Beni culturali e dell'Economia Salvo Nastasi e Vincenzo Fortunato, e il capo della Struttura tecnica di missione del ministero dei Trasporti Ercole Incalza.Le dimissioni all'Agricoltura
Un altro, Antonello Colosimo, capo di gabinetto all'Agricoltura, si è invece dimesso il 20 dicembre. Lo aveva portato lì l'ex ministro Saverio Romano e Mario Catania lo aveva confermato. Poi, la decisione di tirarsi indietro, nei giorni in cui l'imprenditore Francesco Piscicelli raccontava ai magistrati dei mille regali fatti, dell'aiuto che otteneva da Colosimo per incontri da cui ottenere appalti, di come lo chiamasse "fratello".
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